Teatro

Charlize Theron: 'E ora mi imbruttisco contro il mobbing'

Charlize Theron: 'E ora mi imbruttisco contro il mobbing'

Chiedetelo agli uomini: una delle tre donne più desiderate del mondo è la biondissima Charlize Theron. Preceduta solo da due more: la top model Adriana Lima e dalla nostra Monica Bellucci, secondo la classifica stilata dal sito 'askmen.com'. Ma la bella sudafricana è sempre pronta a sporcarsi la faccia e ad apparire brutta per il cinema. Una volta le è andata decisamente bene, visto che per il suo ruolo di prostituta lesbica, denti rotti e capelli sporchi, in 'Monster', ha vinto l'Oscar. Ora ci riprova con 'North Country', in cui è una donna minatore, faccia nera di polvere, il bel corpo nascosto nelle tute da lavoro e i capelli biondo oro sotto foularini stile bandana. Charlize Theron è Josey una madre single che per riuscire a crescere i suoi figli ha accettato un ruolo in miniera, ma che dopo abusi e maltrattamenti dai colleghi maschi riesce a creare un fronte comune con le sue colleghe e a vincere la prima causa di mobbing della storia. Il film, ispirato ad una storia vera ambientata in Minnesota, è stato presentato a Toronto. Silvia Bizio l'ha intervistata per noi. Perché ha scelto di accettare questo ruolo? Tutti noi pensavamo che fosse una storia importante da raccontare, non solo perché ha segnato la storia legale americana ma anche per il suo aspetto umano. Si racconta di una comunità, di un padre e di una figlia, di una madre e di un figlio, questo ci interesseva... più che un film sugli abusi sessuali. Secondo lei le cose oggi sono cambiate? Credo di essere un buon esempio di come le cose sono cambiate oggi, nel mio ambiente non ho mai dovuto affrontare maltrattamenti. Ma ricordiamo che questo caso si è chiuso solo nel '95 e quindi temo che anche se oggi molto è cambiato, dovremo aspettare le nuove generazioni per avere i risultati. Cosa sapeva di questa storia prima difare il film? Non sapevo nulla di cosa fosse successo, ho letto il libro su cui è basato il film e sono rimasta colpita. Ho parlato con le persone coinvolte in questa storia, ho lavorato con loro per settimane prima di girare, sono state sul set e alcune di loro sono state utilizzate anche come comparse. Sono una parte fondamentale del film. Dopo Monster questa è la conferma che lei non disdegna i ruoli da "brutta" I miei sono tutti personaggi molto diversi, dopo 'Monster' ho fatto il film sulla vita di Peter Sellers dove ero Britt Ekland, che è considerata una delle donne più belle del mondo, e poi sono stata Gilda, molto glamour nel film con Penelope Cruz in 'Gioco di donna'. Non scelgo i ruoli in base al fisico. Vestiti e moda sono solo un attimo fuggente, ciò che conta per me è il mio lavoro e la mia vita. Il resto me lo godo, come le premiere dei film, mi piacciono, è un momento di festa per tutti... ma nella vita ho altre priorità. Intervista di Silvia Bizio